La privatizzazione delle mense degli asili nido e delle scuole materne a Rimini - Incontro fra i Presidenti dei Genitori
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La privatizzazione delle mense degli asili nido e delle scuole materne a Rimini - Incontro fra i Presidenti dei Genitori
Dopo aver appreso dai giornali la notizia della decisione della Amministrazione Comunale di Rimini di privatizzare e concedere in appalto il sistema di refezione scolastica degli asili nido e delle scuole materne di Rimini, come Presidenti dei consigli dei genitori delle scuole interessate, abbiamo deciso di incontrarci per fare il punto della situazione, approfondire le nostre conoscenze sulla vicenda e per opporci con forza e decisione alla decisione dell’Amministrazione Comunale.
Ci siamo incontrati la prima volta lunedì 18 maggio alle ore 21 ed erano presenti i rappresentanti delle seguenti scuole (in puro ordine di firma del documento): Asilo Cucciolo, Arcobaleno, Glicine, San Lorenzo in Correggiano, Coccinella, Santa Giustina, Delfino, Ginestra - Montecieco, Peter Pan, L’Aquilotto – Santa Aquilina, Margherite, Pollicino, Doremi, Scarabocchio, Rondine, Gabbiano, Borgo, Spadarolo, Isola blu, Vela, Galeone, Volo, Girotondo.
La vicenda:
Il tutto è nato con la convocazione dei sindacati il 20 di aprile. In quel momento è stato reso noto ai tre sindacati (CGIL – CISL – UIL) l’idea di esternalizzare il servizio di refezione scolastica di alcune cucine dei plessi scolastici degli asili nido e delle scuole materne comunali. Il servizio verrà quindi appaltato con una formula dei 3 anni più tacito rinnovo di altri 3 anni alla o alle aziende che andranno a vincere i relativi bandi.
I sindacati si sono dimostrati compatti nel dire di non essere d’accordo con questa informativa, dovuta per legge, ma senza che vi sia stato un confronto od una trattativa seria con le parti interessate.
La gara di appalto verrà bandita per un importo di 4 milioni 140 mila euro circa, che è la cifra che attualmente il Comune di Rimini stanzia per il sistema di refezione scolastico per 3 anni.
La prima cosa a cui tutti abbiamo pensato è dove sia il guadagno in una operazione che appalta per la stessa cifra il sistema attuale.
Il guadagno semplicemente NON esiste. Questa operazione non è stata condotta al fine di contenere le spesa ma solo in previsione della emanazione da parte del Governo di una legge che IMPONGA ai Comuni di rispettare il tetto di massimo del 30% del costo del personale rispetto al bilancio totale del Comune stesso. Attualmente il Comune di Rimini impiega il 39% delle risorse per il personale. L’operazione quindi si configura soprattutto nella RIDUZIONE del personale non andando a confermare i contratti a termine delle persone interessate. Il personale interessato a questa operazione fa parte attualmente di una lista di 250 persone creata lo scorso anno. Negli asili in cui ci saranno le cucine che non verranno esternalizzate ci saranno più cuochi provenienti oggi da altre cucine, gli aiuti cuoco e gli aiuti per le cucine che sono nello stesso identico inquadramento delle ausiliarie di sezione verranno convertiti ad altre mansioni. Attualmente i contratti precari riguardano 39 persone.
Siamo timorosi però che questa operazione vada ANCHE a discapito della qualità della refezione scolastica negli anni a venire.
Per questo facciamo un rapido calcolo.
1) Attualmente il sistema ha un costo di 1 milione 140 mila euro che sarà la base d’asta. Quindi chi si aggiudicherà l’appalto dovrà fare una richiesta sicuramente inferiore alla base d’asta.
2) Il costo dei dipendenti nei servizi privati è attualmente calcolato come superiore dal 10 al 20% rispetto al costo dello stesso personale nella pubblica amministrazione. Ricordiamo che un cuoco normalmente nella pubblica amministrazione percepisce un salario medio di 1048 euro.
3) Sicuramente nella cifra offerta dalla ditta aggiudicatrice ci sarà una percentuale di guadagno della azienda stessa.
Da tutto questo discende che a partire dalla stessa cifra stanziata, nella ipotesi voluta dalla amministrazione pubblica, il montante economico necessario all’acquisto delle derrate alimentari sarà enormemente ridimensionato. Nel caso attuale il montante infatti è diminuito solo del costo del personale, in futuro invece sarà diminuito dei punti 1, 2 e 3 richiamati sopra.
Abbiamo inoltre timore che in una situazione del genere il controllo da parte del Comune possa essere blando e che questo possa andare a discapito della qualità della refezione dei nostri figli.
Il 30 aprile, giornata prefestiva, è stata fatta una riunione del Consiglio Comunale che ha votato lo spostamento all’interno del bilancio dell’intera cifra dal capitolo relativo al pagamento della refezione scolastica ad un nuovo capitolo per sostenere la gara di appalto.
Una seconda riunione si è tenuta il 14 di maggio dove è stato ribadito dalla delegazione tecnico politica presente (dott. Mazzotti, dott. Borghini, dott.ssa Chiodarelli, dott. Bellini, assessore al bilancio dott.ssa Beltrami e assessore al personale dott. Buldrini) che avrebbero perseguito nella loro idea senza tenere conto delle eventuali proteste.
Il Comune ha ribadito che il servizio non verrà centralizzato, ma il servizio di refezione verrà effettuato all’interno delle cucine dei plessi, sotto le specifiche della dietologa incaricata e sotto un non meglio specificato controllo dell’AUSL di Rimini. Anche se la paura di noi genitori è che questo sia solo un primo passo verso l’esternalizzazione completa e pericolosa dell’intero servizio negli anni a venire.
Parla Anna:
Sono venuta a conoscenza della cosa dai giornali ed ho deciso di fare una riunione con gli altri Presidenti. E’ stata spedita la lettera (che potete leggere e scaricare qua: asilo.pdf), ed ho preso appuntamento con il Sindaco per l’ultimo giovedì del mese. Noi non ci sentiamo garantiti sul fatto che non vi siano le adeguate garanzie per bambini che presentano dei problemi alimentari (celiachia, intolleranze alimentari, etc) vista la riduzione delle cifre a disposizione per l’acquisto delle derrate alimentari, e che allo stesso modo ne risenta la qualità intera della refezione. Ci siamo anche informati con uno studio legale che ha gestito una situazione analoga in altri Comuni con esito più che positivo. Il 4 maggio ho avuto un appuntamento con il dott. Mazzotti che mi aveva risposto dicendo che le cucine sono il fiore all’occhiello del nostro sistema e mi aveva garantito che le cucine non si sarebbero toccate (pur se la delibera di cui abbiamo accennato era precedente!!!).
Parla Cristiano:
Forse ci sono altre possibilità per evitare questa situazione e per porvi rimedio in modo costruttivo e soddisfacente per tutti. Forse ci possono essere altre possibilità in altri settori che possano essere esternalizzati, per poter passare dal 39 al 30% di spesa del personale sul totale del bilancio comunale.
Prendiamo inoltre come esempio quanto sta accadendo all’autoparco (che serve a portare in giro i nostri figli e ad offrire un servizio ai bambini diversamente abili), oggi ci sono 6 persone che curano il servizio offrendolo al mattino ed al pomeriggio, dal prossimo anno questo servizio non sarà più effettuato il pomeriggio ma verrà fornito solo al mattino da 2 soli pulmini. Da oggi in cui ci sono sei persone a domani in cui ve ne saranno quattro, una riduzione del 33%! Riduzione che va a scapito del servizio collettivo.
La nostra paura è che se dovesse essere confermata questa posizione del Comune di Rimini sul sistema di refezione scolastica poi si possa arrivare anche in questo servizio ad una diminuzione così ampia del personale, oppure si possa arrivare come in altri comuni a dover gestire il sistema scolastico con più cooperative, ciascuna che operi con personale proprio, chi con le maestre, chi per il pasto, chi per le ausiliarie, perdendo la sinergia totale del sistema che tanti benefici ha portato in passato.
Le indiscrezioni parlano di una lista di scuole per le quali è stato scelte di esternalizzare il sistema di refezione e che sembrano quindi essere: Gabbiano, Galeone e Peter Pan, Margherita, Vela, Volo, Rondine e Glicine, Quadrifoglio, Coccinella, Delfino e Cucciolo, Lucciola.
Cosa possiamo fare?
LA NOSTRA MANIFESTAZIONE
Venerdì 22 maggio, dalle ore 8:30 alle ore 10:00 è stata indetta dai sindacati una manifestazione in Piazza Cavour dove si parlerà di questi temi, e per cui invitiamo tutti alla massima partecipazione, soprattutto ove possibile dei nostri figli, in piazza a manifestare il Nostro dissenso. Per questa manifestazione è previsto in alcuni asili l’ingresso posticipato alle ore 10:30 che verrà comunicato nei prossimi giorni dal personale scolastico.
Non è detto che ci venga confermata la possibilità di fare questa manifestazione e nel caso la posizione del Comune sarebbe ancora peggiore di quella attuale, arrivando a non avallare una manifestazione di protesta pubblica e pacifica.
Ma anche in questo caso richiederemo continuamente di poter fare una manifestazione di sensibilizzazione del problema, fino a quando non ci verrà concessa.
LA RACCOLTA DI FIRME
Cominciamo sin da ora a fare una raccolta di firme da presentare al Nostro Sindaco affinché tenga in considerazione le volontà dei genitori che intendono manifestare il proprio dissenso in questo modo, ed in modo che ci possa aiutare nel trovare una soluzione COMUNE e CONDIVISA al problema in oggetto.
Per le necessarie informazioni sulla raccolta delle firme è possibile informarsi presso i propri rappresentanti.
LE NOSTRE RICHIESTE
Sino ad oggi il Comune di Rimini non ha attuato una vera e propria Campagna Informativa, e non ha intavolato una trattativa seria con NOI GENITORI che viviamo in prima persona il disagio di questa situazione.
Chiediamo quindi di poter affrontare una trattativa seria che tenga in considerazione il fatto che AD OGGI non vi è nessuna prescrizione di legge che tenda a limitare le spese del personale al 30% del bilancio, e quindi potrebbe essere possibile in ogni caso posporre quello che è stato proposto fino al momento in cui si paleserà la legge più volte richiamata dal Comune.
Nello stesso tempo si potrà considerare il fatto di far gestire le mense dagli ASP, che sono in attesa della loro costituzione in Emilia Romagna a gennaio quando la Regione Emilia Romagna si troverà a doverli istituire, in questo modo si potrebbero forse avere le dovute garanzie di controllo, l’assorbimento del personale nelle ASP stesse, e la sola gestione da parte di un soggetto privato.
Il presente documento in formato pdf può essere scaricato qua: refezionescolastica.pdf
Paola, rappresentante del nido Scarabocchio ha creato un gruppo su Facebook a cui chiediamo di partecipare: BATTIAMOCI PER NON PRIVATIZZARE LE MENSE NEGLI ASILI DI RIMINI
Danilo Ronchi, presidente del consiglio dei genitori dell’ASILO CUCCIOLO
daniloronchi@interfree.it
I Presidenti degli asili nido e delle scuole materne del Comune di Rimini
Ci siamo incontrati la prima volta lunedì 18 maggio alle ore 21 ed erano presenti i rappresentanti delle seguenti scuole (in puro ordine di firma del documento): Asilo Cucciolo, Arcobaleno, Glicine, San Lorenzo in Correggiano, Coccinella, Santa Giustina, Delfino, Ginestra - Montecieco, Peter Pan, L’Aquilotto – Santa Aquilina, Margherite, Pollicino, Doremi, Scarabocchio, Rondine, Gabbiano, Borgo, Spadarolo, Isola blu, Vela, Galeone, Volo, Girotondo.
La vicenda:
Il tutto è nato con la convocazione dei sindacati il 20 di aprile. In quel momento è stato reso noto ai tre sindacati (CGIL – CISL – UIL) l’idea di esternalizzare il servizio di refezione scolastica di alcune cucine dei plessi scolastici degli asili nido e delle scuole materne comunali. Il servizio verrà quindi appaltato con una formula dei 3 anni più tacito rinnovo di altri 3 anni alla o alle aziende che andranno a vincere i relativi bandi.
I sindacati si sono dimostrati compatti nel dire di non essere d’accordo con questa informativa, dovuta per legge, ma senza che vi sia stato un confronto od una trattativa seria con le parti interessate.
La gara di appalto verrà bandita per un importo di 4 milioni 140 mila euro circa, che è la cifra che attualmente il Comune di Rimini stanzia per il sistema di refezione scolastico per 3 anni.
La prima cosa a cui tutti abbiamo pensato è dove sia il guadagno in una operazione che appalta per la stessa cifra il sistema attuale.
Il guadagno semplicemente NON esiste. Questa operazione non è stata condotta al fine di contenere le spesa ma solo in previsione della emanazione da parte del Governo di una legge che IMPONGA ai Comuni di rispettare il tetto di massimo del 30% del costo del personale rispetto al bilancio totale del Comune stesso. Attualmente il Comune di Rimini impiega il 39% delle risorse per il personale. L’operazione quindi si configura soprattutto nella RIDUZIONE del personale non andando a confermare i contratti a termine delle persone interessate. Il personale interessato a questa operazione fa parte attualmente di una lista di 250 persone creata lo scorso anno. Negli asili in cui ci saranno le cucine che non verranno esternalizzate ci saranno più cuochi provenienti oggi da altre cucine, gli aiuti cuoco e gli aiuti per le cucine che sono nello stesso identico inquadramento delle ausiliarie di sezione verranno convertiti ad altre mansioni. Attualmente i contratti precari riguardano 39 persone.
Siamo timorosi però che questa operazione vada ANCHE a discapito della qualità della refezione scolastica negli anni a venire.
Per questo facciamo un rapido calcolo.
1) Attualmente il sistema ha un costo di 1 milione 140 mila euro che sarà la base d’asta. Quindi chi si aggiudicherà l’appalto dovrà fare una richiesta sicuramente inferiore alla base d’asta.
2) Il costo dei dipendenti nei servizi privati è attualmente calcolato come superiore dal 10 al 20% rispetto al costo dello stesso personale nella pubblica amministrazione. Ricordiamo che un cuoco normalmente nella pubblica amministrazione percepisce un salario medio di 1048 euro.
3) Sicuramente nella cifra offerta dalla ditta aggiudicatrice ci sarà una percentuale di guadagno della azienda stessa.
Da tutto questo discende che a partire dalla stessa cifra stanziata, nella ipotesi voluta dalla amministrazione pubblica, il montante economico necessario all’acquisto delle derrate alimentari sarà enormemente ridimensionato. Nel caso attuale il montante infatti è diminuito solo del costo del personale, in futuro invece sarà diminuito dei punti 1, 2 e 3 richiamati sopra.
Abbiamo inoltre timore che in una situazione del genere il controllo da parte del Comune possa essere blando e che questo possa andare a discapito della qualità della refezione dei nostri figli.
Il 30 aprile, giornata prefestiva, è stata fatta una riunione del Consiglio Comunale che ha votato lo spostamento all’interno del bilancio dell’intera cifra dal capitolo relativo al pagamento della refezione scolastica ad un nuovo capitolo per sostenere la gara di appalto.
Una seconda riunione si è tenuta il 14 di maggio dove è stato ribadito dalla delegazione tecnico politica presente (dott. Mazzotti, dott. Borghini, dott.ssa Chiodarelli, dott. Bellini, assessore al bilancio dott.ssa Beltrami e assessore al personale dott. Buldrini) che avrebbero perseguito nella loro idea senza tenere conto delle eventuali proteste.
Il Comune ha ribadito che il servizio non verrà centralizzato, ma il servizio di refezione verrà effettuato all’interno delle cucine dei plessi, sotto le specifiche della dietologa incaricata e sotto un non meglio specificato controllo dell’AUSL di Rimini. Anche se la paura di noi genitori è che questo sia solo un primo passo verso l’esternalizzazione completa e pericolosa dell’intero servizio negli anni a venire.
Parla Anna:
Sono venuta a conoscenza della cosa dai giornali ed ho deciso di fare una riunione con gli altri Presidenti. E’ stata spedita la lettera (che potete leggere e scaricare qua: asilo.pdf), ed ho preso appuntamento con il Sindaco per l’ultimo giovedì del mese. Noi non ci sentiamo garantiti sul fatto che non vi siano le adeguate garanzie per bambini che presentano dei problemi alimentari (celiachia, intolleranze alimentari, etc) vista la riduzione delle cifre a disposizione per l’acquisto delle derrate alimentari, e che allo stesso modo ne risenta la qualità intera della refezione. Ci siamo anche informati con uno studio legale che ha gestito una situazione analoga in altri Comuni con esito più che positivo. Il 4 maggio ho avuto un appuntamento con il dott. Mazzotti che mi aveva risposto dicendo che le cucine sono il fiore all’occhiello del nostro sistema e mi aveva garantito che le cucine non si sarebbero toccate (pur se la delibera di cui abbiamo accennato era precedente!!!).
Parla Cristiano:
Forse ci sono altre possibilità per evitare questa situazione e per porvi rimedio in modo costruttivo e soddisfacente per tutti. Forse ci possono essere altre possibilità in altri settori che possano essere esternalizzati, per poter passare dal 39 al 30% di spesa del personale sul totale del bilancio comunale.
Prendiamo inoltre come esempio quanto sta accadendo all’autoparco (che serve a portare in giro i nostri figli e ad offrire un servizio ai bambini diversamente abili), oggi ci sono 6 persone che curano il servizio offrendolo al mattino ed al pomeriggio, dal prossimo anno questo servizio non sarà più effettuato il pomeriggio ma verrà fornito solo al mattino da 2 soli pulmini. Da oggi in cui ci sono sei persone a domani in cui ve ne saranno quattro, una riduzione del 33%! Riduzione che va a scapito del servizio collettivo.
La nostra paura è che se dovesse essere confermata questa posizione del Comune di Rimini sul sistema di refezione scolastica poi si possa arrivare anche in questo servizio ad una diminuzione così ampia del personale, oppure si possa arrivare come in altri comuni a dover gestire il sistema scolastico con più cooperative, ciascuna che operi con personale proprio, chi con le maestre, chi per il pasto, chi per le ausiliarie, perdendo la sinergia totale del sistema che tanti benefici ha portato in passato.
Le indiscrezioni parlano di una lista di scuole per le quali è stato scelte di esternalizzare il sistema di refezione e che sembrano quindi essere: Gabbiano, Galeone e Peter Pan, Margherita, Vela, Volo, Rondine e Glicine, Quadrifoglio, Coccinella, Delfino e Cucciolo, Lucciola.
Cosa possiamo fare?
LA NOSTRA MANIFESTAZIONE
Venerdì 22 maggio, dalle ore 8:30 alle ore 10:00 è stata indetta dai sindacati una manifestazione in Piazza Cavour dove si parlerà di questi temi, e per cui invitiamo tutti alla massima partecipazione, soprattutto ove possibile dei nostri figli, in piazza a manifestare il Nostro dissenso. Per questa manifestazione è previsto in alcuni asili l’ingresso posticipato alle ore 10:30 che verrà comunicato nei prossimi giorni dal personale scolastico.
Non è detto che ci venga confermata la possibilità di fare questa manifestazione e nel caso la posizione del Comune sarebbe ancora peggiore di quella attuale, arrivando a non avallare una manifestazione di protesta pubblica e pacifica.
Ma anche in questo caso richiederemo continuamente di poter fare una manifestazione di sensibilizzazione del problema, fino a quando non ci verrà concessa.
LA RACCOLTA DI FIRME
Cominciamo sin da ora a fare una raccolta di firme da presentare al Nostro Sindaco affinché tenga in considerazione le volontà dei genitori che intendono manifestare il proprio dissenso in questo modo, ed in modo che ci possa aiutare nel trovare una soluzione COMUNE e CONDIVISA al problema in oggetto.
Per le necessarie informazioni sulla raccolta delle firme è possibile informarsi presso i propri rappresentanti.
LE NOSTRE RICHIESTE
Sino ad oggi il Comune di Rimini non ha attuato una vera e propria Campagna Informativa, e non ha intavolato una trattativa seria con NOI GENITORI che viviamo in prima persona il disagio di questa situazione.
Chiediamo quindi di poter affrontare una trattativa seria che tenga in considerazione il fatto che AD OGGI non vi è nessuna prescrizione di legge che tenda a limitare le spese del personale al 30% del bilancio, e quindi potrebbe essere possibile in ogni caso posporre quello che è stato proposto fino al momento in cui si paleserà la legge più volte richiamata dal Comune.
Nello stesso tempo si potrà considerare il fatto di far gestire le mense dagli ASP, che sono in attesa della loro costituzione in Emilia Romagna a gennaio quando la Regione Emilia Romagna si troverà a doverli istituire, in questo modo si potrebbero forse avere le dovute garanzie di controllo, l’assorbimento del personale nelle ASP stesse, e la sola gestione da parte di un soggetto privato.
Il presente documento in formato pdf può essere scaricato qua: refezionescolastica.pdf
Paola, rappresentante del nido Scarabocchio ha creato un gruppo su Facebook a cui chiediamo di partecipare: BATTIAMOCI PER NON PRIVATIZZARE LE MENSE NEGLI ASILI DI RIMINI
Danilo Ronchi, presidente del consiglio dei genitori dell’ASILO CUCCIOLO
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